Ora, a me questo meme fa morir dal ridere, ma se dovessi spiegare
perché mi fa ridere, probabilmente ci metterei un sacco di tempo – e questo
perché le associazioni che fa il mio cervello sono sì istantanee, ma complesse. Ciò che voglio fare, quindi, è tentare di sviscerare le varie associazioni per evidenziare la profondità di questa immaginetta apparentemente idiota e capire il meccanismo della conseguente risata.
Bene, ecco qua:
1), prima associazione: “Dio è morto” è l’enunciato più famoso di Nietzsche, cioè il filosofo nella foto in alto, e si riferisce al fatto che l’uomo è diventato così materialista ed egoista da aver perso quella sacralità e quella devozione religiosa che aveva un tempo (più o meno, chiaramente è molto, ma molto più complesso di così).
2), seconda associazione: Hagrid, nella foto sotto, è un personaggio di
Harry Potter, e quella frase in particolare si riferisce al primo film, quando parlando del “defunto” Voldemort dice che per lui “è ancora in circolazione”.
2bis), tuttavia questa frase non cita direttamente
quella scena, perché la verità è che la battuta non è così importante o ricordata; in realtà, la frase si riferisce ad un video piuttosto famoso di nocoldiz su YouTube che si intitola
La Vera Storia di Harry Potter. Questo video ai tempi spopolò – vuoi perché
Harry Potter è famosissimo o vuoi perché era divertente –, e ricordo che nel suo periodo di massimo splendore – frequentavo la quarta liceo – i miei compagni di classe citavano sempre questo passaggio (in cui Hagrid ripete la scena originale varie volte ma alternando la frase della foto a “per me è morto”).
3), terza associazione:
3.1), Nietzsche dice che Dio è morto e Hagrid risponde che è ancora in circolazione;
3.2), fa ridere perché io
so che uno dei concetti più famosi di Nietzsche è quello secondo cui Dio è morto, e
so che Hagrid si sta riferendo a Voldemort e non ha Dio; in più, so anche che quell’Hagrid lì è il personaggio non del film, ma di un video ignorante che prende in giro il film;
3.3), la risata scatta quando ad un concetto profondo, alto e filosofico come quello di “Dio è morto” associo una cavolata come quella di Hagrid; in particolare, scatta quando dopo aver letto una prima parte seria e logica a cui associo immediatamente il suo vero significato aggiungo una seconda parte che conclude la prima in senso
illogico, irrazionale e sgangherato, ma che all’interno del sistema ha comunque “senso”, perché è come se a Voldemort – che è morto pure lui – avessimo sostituito Dio.
Quindi un’immagine tutto sommato stupida e divertente come quella sopra contiene in realtà associazioni, meccanismi umoristici e riferimenti e congiunzioni fra cultura pop e cultura alta;
è un meme che rappresenta, insomma, tutto un sistema culturale – quello occidentale – che viene trasmesso attraverso Internet sotto forma di immagine – quindi velocemente, pronto per essere ricondiviso, subito intuibile. Non voglio dire che la cultura passerà dai meme, in futuro – oltre che pretenzioso mi sembra pure stupido –, però senz’altro transiterà
anche dai meme, e lo farà in maniera complessa e impeccabile – e con una risata, che non fa mai male.In più rido anche degli altri che non conoscono nocoldiz e che quindi non possono capire la battuta (poveri scemi).
Alessandro Mambelli nasce a Cesena nel 1997. Dopo aver frequentato il liceo scientifico capisce che la sua vera vocazione è un’altra, così comincia a scrivere e a frequentare Lettere Moderne a Bologna. Dopo alcune autopubblicazioni pubblica nel 2018 il suo primo romanzo breve, “Sunset Strip”, per i tipi di Geekoeditor, e poesie e racconti sulle riviste Alibi, Narradom e Rapsodia.